16 Dic 18 Dicembre 2025, ore 20.30
Dalla fotografia di Martin Parr all’essenza del British Humour: un viaggio nella cultura pop
Un incontro con Alfonso Amendola (Direttore Scientifico Tempi Moderni e Docente di Sociologia dei processi culturali, Università di Salerno) e Francesca Salemme (Giornalista)
Una nota
L’immaginario fotografico di Martin Parr, con i suoi colori saturi e le scene quotidiane osservate con ironia, ci offre uno spunto per esplorare un fenomeno più ampio: l’umorismo britannico e la sua influenza sulla cultura pop. Parr cattura i paradossi della vita moderna (consumi di massa, turisti imbarazzati, cibo, feste popolari) con uno sguardo grottesco ma mai giudicante, evocando il dry humor inglese: asciutto, impassibile, capace di far ridere senza eccessi teatrali.
L’humour britannico nasce in una società caratterizzata da autocontrollo e misura: ridere diventa un modo per stemperare tensioni e affrontare difficoltà, mantenendo distacco e ironia. Questa tradizione permea letteratura, cinema, televisione, fumetti e musica pop. In letteratura, P. G. Wodehouse, Douglas Adams e Terry Pratchett hanno fatto dell’osservazione della realtà quotidiana una comicità brillante e surreale. Sullo schermo, i Monty Python (1969) hanno rivoluzionato lo sketch comico, Mr. Bean (1990) ha incarnato l’impassibilità del volto e la comicità fisica minimalista, mentre serie come The Office (2001), Fleabag (2016) o Peep Show (2003) hanno sviluppato la cringe comedy, basata sull’imbarazzo e i paradossi sociali. Anche il fumetto britannico ha contribuito a questa tradizione: Andy Capp (1957) creato da Reg Smythe, racconta le disavventure di un uomo fannullone del Nord dell’Inghilterra tra pub, sonno e discussioni coniugali. La comicità nasce dal contrasto tra i comportamenti moralmente discutibili e l’impassibilità dei personaggi, incarnando il dry e il black humor britannico, e diventando un’icona pop tradotta in tutto il mondo e adattata in serie animate e musical. Il British Humour si riflette anche nella musica e nel teatro musicale, da Spamalot ai testi ironici di Blur o Damon Albarn, confermando come l’ironia asciutta e intelligente attraversi generazioni e media.
Insomma, in questo incontro, partendo dalle immagini di Parr, possiamo vedere come il quotidiano diventi spettacolo e come la cultura pop britannica, dalla fotografia ai fumetti, dal cinema alla musica, sappia trasformare l’osservazione attenta della realtà in humour sottile, amaro e universale.
Rassegna “Altri Tempi”
Ingresso gratuito, Tempio di Pomona Salerno