RACCONTI DEL CONTEMPORANEO

IX Edizione – Lampi di genio

Programma

Sono i “lampi di genio” (e il salto) i temi che accompagnano la IX edizione dei “Racconti del contemporaneo” (che quest’anno parte dal magistrale immaginario fotografico di Philippe Halsman).

Lampi di genio (e salto) intesi come “illuminazioni”, “sguardi”, “accelerazioni”, “linee di fuga”, “innovazioni”. Lampi di genio come un necessario procedere frammentato del nostro contemporaneo che è vasto coacervo di accadimenti e situazioni. Questa edizione 2025 è ancora una volta un percorso corale che procede tra creatività e visioni, ma anche un importante spazio di riflessione sul processo culturale e sulla sua importanza nella storia dell’umanità. I lampi di genio sovente si associano all’invenzione, alle scoperte scientifiche o artistiche che hanno segnato un cambiamento epocale. Tuttavia, più che l’evento singolo, ciò che rende straordinario è la capacità di vedere oltre i confini convenzionali del pensiero e di aprire nuove prospettive.

E questa IX edizione promossa da Tempi Moderni vuol proprio narrare alcuni di questi momenti e di queste prospettive nella sezione “Incontri”. Tra i tanti talk-seminari troviamo: il grande capitolo del Surrealismo, il saltare radicale tra belle époque e totalitarismi, la letteratura visionaria di Kafka, il divismo nella sua accensione più visionaria, la comunicazione come processo inventivo, la politica completamente ripensata dai grandi immaginari pop, l’estremismo estetico della cultura punk, la fotografia nella sua straordinaria voracità d’esser sintesi del tempo. Lampi di genio non sono solo istanti di luce improvvisa, ma processi complessi che nascono da una lunga preparazione, dall’osservazione, dal dubbio e dalla perseveranza. E il nostro celebrarli vuol essere uno stimolo per una riflessione collettiva su come possiamo tutti, ognuno a suo modo, contribuire al progresso del pensiero e della cultura. Attraverso il riconoscimento del genio altrui e il rafforzamento della nostra creatività, possiamo sperare di vivere in un mondo davvero migliore.

Una ricca serie di incontri, introdotti da giornalisti ed esperti, a partire dalla giornalista Monica Trotta, che ci accompagnerà, fin dalla prima settimana, lungo tutto il calendario degli eventi.

Sulla stessa lineare si muove la sezione “Pagine”: dallo struggente salto nel profondo della complessa dialettica padre-figlio a quell’assoluto lampo di genio e salto vertiginoso nel grande cinema di Hitchcock, dall’idea di un teatro come salto nella storia di un territorio, ai colpi di genio di nuovi esordi letterari, fino ad arrivare all’assoluta genialità dei cantautori.

E proprio sull’universo della canzone d’autore va a innestarsi la sezione “Suoni”. Vinili, musica dal vivo, narrazione. Anche quest’anno, la rassegna musicale, con il prestigioso patrocinio del Club Tenco, condotta dai giornalisti Carlo Pecoraro e Valeria Saggese, si muove tra parole e note in un dialogo costante con la canzone d’autore. Lo fa guardando al lavoro di tre istituzioni: Il premio De André, il premio Gianmaria Testa e, appunto, il premio Tenco. Ma anche e soprattutto attraverso i “Lampi di Genio” degli ospiti, che nella rassegna di Tempi Moderni, porteranno le “Storie di ieri” e quelle di oggi. E lo faranno, traghettando il pubblico nella memoria della canzone d’autore ma con uno sguardo aperto al futuro. Come in un verso di Paolo Conte: “Aedi del vuoto invocato e non mai esplorato”, parole che evocano immagini di cantori che celebrano un’assenza, un mistero inesplorato, qualcosa di invocato ma mai davvero raggiunto. Parole quelle del grande cantautore astigiano che spesso sono narrazioni cinematografiche. Quelle “Visioni” del Cinema (vero salto spazio-temporale nelle emozioni collettive) che possiamo definire non una semplice sezione, ma una sorta di rassegna nella rassegna. E sono dieci i titoli cinematografici che accompagneranno la mostra, scandendo le settimane dei “Racconti del contemporaneo” e i temi che hanno caratterizzato la vita e l’opera di Philippe Halsman. In verità, il rapporto del fotografo di origine lituana con la settima arte è stato molto intenso e anche vario: a lui si deve l’identità visiva promozionale del film Gli uccelli di Hitchcock (come il manifesto scelto da Tempi moderni per “Lampi di genio” testimonia); fu sempre lui, impegnato proprio su quel set, a scattare le foto della lunghissima conversazione tra il maestro del brivido e Truffaut, sfociata nel libro culto Il cinema secondo Hitchcock, scritto proprio dal regista francese, già autore di I 400 colpi e Jules e Jim, e all’epoca ancora critico dei Cahiers du Cinéma, la più importante rivista di cinema al mondo. E ancora, la lunga frequentazione “familiare” con Marylin Monroe, il cui ritratto saltellante è tra i più celebri della serie Jumpology, quella in cui, spiccando un salto per liberare la loro essenza più vera e la loro anima giocosa, in tanti – a partire da Dean Martin e Jerry Lewis, i primi a farlo – si sono lasciati “catturare” dal suo obiettivo. Con le star di Hollywood il rapporto è proseguito attraverso le copertine di Life che hanno accompagnato e celebrato le loro carriere. La sezione Cinema dei “Racconti del contemporaneo”, condotta dalla giornalista Francesca Salemme, dunque, raccoglie spunti dal lavoro e dalla biografia di Halsman e le traduce in luoghi (le alpi, Parigi, New York), generi (legal drama, thriller, documentari, commedie e melodrammi) e storie (fantastiche, letterarie o semplicemente umane) che, proiezione dopo proiezione, si alterneranno ogni domenica sul grande schermo al primo piano di Palazzo Fruscione.

Infine, una nuova sezione caratterizza questa edizione dei “Racconti del contemporaneo”: “La Notizia della domenica”. Settantatré anni vissuti intensamente e per certi versi pericolosamente. Mentre Philippe Halsman nasceva, cresceva nella sua Riga, si laureava in ingegneria e per lo più fotografava, il mondo correva segnato da una serie di eventi, innovazioni, fenomeni di costume, personalità. La sezione “La Notizia della domenica”, coordinata dalle giornaliste Monica Trotta e Francesca Salemme, vuole raccontare, in particolare, quello che è successo negli “anni americani” di Halsman dal 1940 al 1979. A farlo, lustro per lustro, saranno alcuni giornalisti che apriranno una finestra sul mondo che è stato e che per certi versi ha influenzato quello attuale. Di domenica mattina, perché non c’è cosa più piacevole di un caffè e di un giornale la domenica in pieno relax.

E allora eccoli i lampi di genio (e il salto) della IX edizione dei “Racconti del contemporaneo”. Lampi di genio e salti che non sono soltanto le parole-concetto derivate dall’immaginario halsmaniano ma che, nella nostra lettura corale, divengono vere e proprie categorie che nell’emozionarci c’invitano a riflettere. E in maniera esemplare possono farci capire come le intuizioni geniali dei singoli abbiano saputo trasformare il nostro mondo, e su come ognuno di noi, con il proprio bagaglio di esperienze, vissuto e conoscenze, possa esser capace di creare o di vivere il proprio “lampo” o il proprio salto nel tempo (e nelle passioni).

Prenotazioni

Incontri, talk e cineforum, all’interno di Palazzo Fruscione, sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento posti.
Consigliata la prenotazione on line su booking@tempimodernidee.com

Iscriviti per ricevere aggiornamenti sui nostri eventi

    Privacy



    Per il trattamento dei dati è possibile leggere la nostra Privacy policy.